CO.SE.A Team
Il CNCPS: dalla formulazione delle razioni alla valutazione dell'impatto ambientale delle vacche da latte.

M.E.Van Amburgh et al.

06 agosto 2019

Il CNCPS (Cornell Net Carbohydrate and Protein System) è stato pubblicato per la prima volta nel 1992 per prevedere e soddisfare i fabbisogni delle vacche in condizioni fisiologiche diverse ed in situazioni di gestione, ambientali e climatiche specifiche dell'azienda agricola. Da allora è in continuo sviluppo per adeguarsi all'evolversi delle esigenze gestionali e alle scoperte sulla zootecnia rivelate dagli studi più all'avanguardia. Con il raffinamento del modello e l'aumento della pressione per ridurre l'impatto ambientale della produzione lattiero-casearia, il CNCPS è stato modificato dapprima per valutare l'escrezione urinaria di N e P fecale e poi, nella sua più recente versione, per prevedere l'emissione di metano enterico (CH4) e anidride carbonica (CO2).
Oggi infatti il CNCPS può essere utilizzato per formulare la razione anche con l'obbiettivo di ridurre la perdita di N e P nell'ambiente e prevedere le emissioni di CO2 e CH4. Uno studio parallelo, sempre volto al tema della sostenibilità ambientale, ha evidenziato, analizzando i bilanci energetici di filiera e impostando le rezioni col CNCPS, che molti ingredienti, come farina di soia, polpe di bietola, residui dei cereali dalle distillerie, ecc sono sottoprodotti della catena alimentare umana o di altri processi di trasformazione industriali che, se introdotti nell'alimentazione dei bovini da latte, forniscono un valore maggiore di circolarità e sinergie che riducono l'impatto ambientale della produzione zootecnica.
Nelle stalle studiate, il nuovo modello del CNCPS ha ridotto l'escrezione di N nel letame del 14% e aumentato il reddito rispetto ai costi di alimentazione. Il sistema previsionale si è rivelato molto attendibile tanto che nutrizionisti e tecnici che si occupano della gestione della stalla possono quantificare sull'anno la perdita dei nutrienti e l'impatto ambientale delle stalle da latte, migliorando l'efficienza di utilizzo delle razioni e la sostenibilità ambientale.

Per approfondire:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2590286519300084

 

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