Il Farm-to-Fork visto dagli americani
Green D.
La visione americana sul futuro dell'agricoltura ha molto in comune con gli obiettivi alimentari sostenibili espressi dalla Comunità europea nel documento Farm-to-Fork (F2F), ma è interessante analizzare le differenze di approccio, partendo dal presupposto che la sfida comune è coltivare più cibo (per nutrire circa 2 miliardi di persone in più previste entro il 2050) su meno terra, utilizzando meno imput, rispettando la qualità e la quantità dell'acqua, migliorando la salute del suolo e lavorando per mitigare i cambiamenti climatici.
Il servizio di Ricerca Economica (ERS) del Dipartimanto dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha effettuato una valutazione d'impatto della F2F, concludendo che le riduzioni dei fattori di produzione proposte ridurrebbero la produzione agricola dell'UE anche del 12%. Ciò porterebbe ad un aumento del 9% dei prezzi mondiali dei prodotti alimentari e a una riduzione degli scambi commerciali per gli elevati standard di sicurezza alimentare richiesti dall'UE ai partner commerciali extra-europei. La soluzione americana al problema è più cibo con meno terra; non meno cibo con meno terra come conseguirebbe dalle linee guida della F2F. L'Agenda per l'innovazione agricola 2020 dell'USDA mira entro il 2050 ad aumentare la produzione del 40% dimezzando l'impronta ambientale.
La strada da seguire proposta dagli US dovrebbe essere un riconoscimento a livello globale del ruolo di un'agricoltura basata sulla scienza, su una adeguata valutazione del rischio e sulla tecnologia come elemento centrale per soddisfare i bisogni da qui al 2050. Ciò non vuol sottendere che un approccio sia migliore dell'altro, ma piuttosto che ogni sistema dovrebbe basarsi sui diversi aspetti geografici, climatici e culturali esistenti nelle diverse realtà. Con i problemi climatici e ambientali di dimensioni planetarie, la collaborazione ed il confronto sono l'unica via percorribile per sviluppare standard di protezione dell'ambiente che siano orientati al risultato e che considerino le diverse sensibilità culturali e i vincoli delle risorse, non solo in Europa ma in tutto il mondo.
Articolo completo tradotto:
http://www.stradeonline.it/scienza-e-razionalita/4423-come-nutrire-10-miliardi-di-persone-le-differenze-tra-la-strategia-usa-equella-ue
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