Potranno le stalle diventare esempi virtuosi di circolarità e sostenibilità?
P.Galama
I ricercatori della Wageningen University si sono applicati a studiare ed immaginare dei nuovi modelli di allevamento che possano rispondere da un lato alle crescenti richieste dei consumatori di benessere animale e di attenzione all'ambiente e dall'altro alle necessità riconosciute universalmente di produrre in modo sostenibile, riducendo gli impatti ed aumentando la circolarità nell'agricoltura.
Gli aspetti che in futuro dovranno essre sempre più considerati sono: assecondare il comportamento naturale degli animali, ridurre le emissioni ottenendo un impatto nullo sull'innalzamento delle temperature, riutilizzare i rifiuti e migliorare la qualità del letame prodotto; il tutto realizzato nell'ambito della sostenibilità economica dell'azienda zootecnica. Una sfida impegnativa.
Alcuni di questi fattori sono reciprocamente dipendenti, perciò è essenziale analizzare le diverse questioni in modo sistemico. Ad esempio bisogna essere consapevoli che aumentare gli spazi per gli animali da un lato migliora il benessere e riduce l'incidenza di alcune patologie, ma dall'altro lato implica una stalla più grande dunque molto più costosa nel complesso, con un impatto più significativo sull'ambiente e, naturalmente, con maggiori emissioni.
Il concetto innovativo di questo studio è quello di vedere delle opportunità dove sembrerebbero esserci solo dei limiti. I modelli proposti dai ricercatori sono indubbiamente particolari e spesso adatti a situazioni specifiche, tuttavia questo approccio stimola un pensiero creativo interdisciplinare, integrando gli orizzonti della ricerca più recente con le nuove tecnologie disponibili. Che cosa propongono dunque?
In un contesto ambientale in cui si possa scegliere un sistema di stabulazione libera e di pascolamento stagionale per rispondere alle esigenze di benessere animale, lo spazio della stalla nei mesi di pascolo può essere destinato alla produzione di alcuni cicli di ortaggi o per l'ingrasso di maiali o pollame, diventando un sistema multifunzionale e integrando il reddito. Un'altra soluzione sperimentale realizzata a Rotterdam è una stalla galleggiante nell'area portuale, integrata nel contesto urbano, che unisce il vantaggio di ridurre i costi di trasporto dal produttore al consumatore e quello di riutilizzare in razione scarti di lavorazione quali trebbie di birra, farine e patate reperibili in loco e a basso costo. Nel complesso questo modello di circolarità è davvero virtuoso perché non consuma terra, sfrutta l'energia solare con i pannelli, trasforma i reflui zootecnici in compost, reimpiega l'acqua piovana, raccolta e depurata, e produce alghe come fonte proteica per la razione. Ancora più avveniristica e curiosa è una stalla-serra con una copertura trasparente in cui si integra la pavimentazione, con aiuole piantumate con alberi: la vegetazione rende la struttura più sostenibile da un punto di vista ambientale e paesaggistico, e crea un microclima molto adatto per gli animali, ombreggiando e rinfrescando.
Un importante oggetto di studio è la riduzione delle emissioni dai reflui. Si punta alla loro separazione nella fase solida e nella fase liquida, per poter sfruttare al meglio l'effetto ammendante e l'apporto di sostanza organica del letame e la concimazione più efficiente del liquame. Sebbene ancora non commercializzabile, si sta testando il prototipo per ottenere pavimentazioni artificiali a doppio strato. Il più superficiale è confortevole e morbido da consentire agli animali di muoversi e riposarsi ma anche abbastanza solido per garantire il passaggio di un robot di pulizia che allontani le feci da 3 a 6 volte al giorno. Tale pavimentazione risulta permeabile all'urina che viene filtrata e raccolta così sullo strato sottostante, in lieve pendenza. Sempre con lo scopo di ridurre le emissioni, si stanno testando diversi tipi di lettiera con materiali alternativi (sabbia, segatura, pula di riso, scarti di caffè, gusci di arachidi ecc) il cui impiego si diffonderà localmente, perché vincolato al prezzo, alla reperibilità e alla disponibilità della matrice.
Ricerca completa:
https://www.researchgate.net/publication/340835708_Symposium_review_Future_of_housing_for_dairy_cattle
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