CO.SE.A Team
Etichettatura volontaria, un progetto per rilanciare la zootecnia italiana

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09 ottobre 2020

Il 22 settembre scorso si è svolta la conferenza stampa sul tema "Il Sistema di Qualità Nazionale nel settore zootecnico", cui ha partecipato il sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L'Abbate. Il SQN, approvato in via definitiva col DL Rilancio del 17 luglio, dovrebbe consentire di creare delle opportunità per il settore zootecnico in quanto aderente alle linee del Green Deal europeo, entrato a pieno titolo nelle pianificazioni politiche nazionali. Transizione verde, innovazione e digitalizzazione, inclusione sociale e territoriale sono tutti temi verso i quali l'agricoltura e la zootecnia devono indirizzarsi per creare le basi di un solido e duraturo sviluppo del settore. Bisogna dunque puntare sulla valorizzazione delle aziende italiane che promuovano con le loro scelte il benessere animale e la sostenibilità. Il Mipaaf è già al lavoro sul decreto attuativo che avrà un corpo condiviso, ma caratteristiche diversificate per tipologia di allevamento. Il confronto con le associazioni di categoria e la collaborazione con tutti gli attori della filiera è imprescindibile, perché si possa realizzare uno strumento davvero efficace e capace di dare valore aggiunto agli sforzi delle aziende che aderiranno.
Col nuovo SQN zootecnico saranno definiti requisiti di salute e benessere animale superiori a quelli attualmente previsti; standard che possano assicurare una produzione zootecnica di maggiore qualità e rafforzare la sostenibilità della filiera. L'adesione al sistema sarà volontaria, così come volontaria è quella al sistema di qualità già esistente (istituito ai sensi del regolamento UE N.1305 del 2013). Il Mipaaf, attraverso il SNQ, ha già riconosciuto, dal 2015 ad oggi, i disciplinari di produzione di Vitellone e/o Scottona ai cereali (DD N.69728 del 16/10/2015), Fassone di razza Piemontese (DM 86900 del 22/11/2016), Uovo + qualità cereali (DM 87974 del 5/12/2017), Bovino Podolico al pascolo (DM 4230 del 22/1/2018) e Acquacoltura sostenibile (DM 7630 del 4/2/2020). I prodotti certificati saranno contrassegnati da un marchio, uno strumento che potrà dare una spinta all'intero comparto, se sarà correttamente recepito dai consumatori. Sarà necessario comunicare con efficacia la sua presenza sul mercato e la sua funzione quale veicolo di quei valori, dalla sicurezza alimentare alla sostenibilità, che oggi fanno parte della nostra sensibilità e del nostro criterio di scelta. Questo aspetto è fondamentale affinché venga accettato dal mercato un aumento del prezzo finale del prodotto, come contributo sociale al benessere animale e all'ambiente; solo così si può parlare davvero di consumo responsabile e consapevole. La sostenibilità ha un costo che deve essere sostenuto dall'intera comunità. Il Sistema Nazionale Qualità ha il vantaggio di essere riconosciuto a livello europeo e apre la possibilità di ottenere dei finanziamenti, perché risponde a pieno alle linee guida del nuovo quadro europeo in materia di agricoltura, dal Green Deal al Farm to Fork.




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